2500 anni fa Aristotele fissò tre criteri, tuttora eterni soprattutto in politica, con i quali ci orientiamo nel prendere delle decisioni o nel rispondere a delle domande.
Il logos (appellarci a un argomento razionale). In relazione al referendum del 4 dicembre l’alternativa è posta così: Sì o No al “contenuto” del quesito?
L’ethos (giudicare in base al carattere delle “persone”): Sì o No a Renzi? D’Alema o Boschi? Travaglio o Santoro?…
Il pathos (abbracciare sentimentalmente la scelta): convincersi che la “domanda” - alla quale rispondere sì o no - sia l’unica possibile, che non abbia alternative.
Veramente non c’è alternativa? O si può esprimere un altro no?